Tra la cannabis indica e sativa vi sono delle sostanziali differenze, che potrebbero tornare utili a chi ne fa uso. Spesso ci si cimenta alla scelta delle piante, senza conoscerle realmente. Motivo per cui in questa guida verranno illustrati i dettagli delle due tipologie di marijuana.
Le prime differenze tra la canapa sativa e indica sono quattro:
- Altezza: la cannabis sativa è alta e con dei rami allungati e snelli. Quella indica invece, è bassa con una forma molto simile a quella di un cono.
- Foglie: sia la cannabis sativa che quella indica, sembrano avere delle foglie a ventaglio. Soltanto che quelle della sativa, hanno una forma stretta e allungata, mentre la indica sono rappresentate da delle dita corte e tozze.
- Parte terminale delle piante: gli esperti la conoscono sotto la definizione “cima”, che nelle piante indica si distinguono per la loro bassezza, densità e compattezza. Mentre nelle piante sative, la forma è sottile e leggera.
- Fiori: le piante di cannabis sativa mostrano una folta raccolta di rami vistosamente leggeri e vaporosi. La differenza con quelle indica sono notabili anche durante il momento d’acquisto, sin dai sacchi in cui sono contenute.
Efficacia dell’utilizzo terapeutico della cannabis
Terminate le differenze estetiche tra la cannabis indica e sativa, quelle d’utilizzo terapeutico sono nettamente inferiori e quasi superflue. Ciò che varia in termini di percezione, è la modalità con cui se ne fa uso e la quantità assunta.
Entrambe le tipologie di marijuana però, sono in grado di generare un effetto analgesico e rilassante. Non di meno, sono molti i paesi (anche in Europa), che ammettono l’utilizzo della cannabis a fine terapeutico. I test dimostrano come tali piante influirebbero positivamente sull’umore, tensione e dolore.
Negli stessi paesi la marijuana viene utilizzata al posto dei farmaci (dipende la problematica da risolvere), proprio perché genera un cambiamento positivo. Ad esempio, durante l’anno 2017 è stato pubblicato uno studio in cui i pazienti utilizzatori di cannabis sativa e indica, a scopo terapeutico, presentassero benefici durante i trattamenti per dolori cronici.
Essi hanno dichiarato di aver percepito poco dolore pur essendo sottoposti ad interventi chirurgici non indifferenti e complessi.
Oltre a quanto scritto, riassumendo le differenze tra cannabis sativa e indica, potremmo racchiuderle in origini, dimensione, periodo di fioritura e aspetto estetico. La pianta sativa potrebbe garantire un relax mentale e fisico superiore rispetto a quella indica.