La coltivazione delle piante di avocado in Italia è in continua crescita e, come riferito anche all’interno di questo interessante articolo scritto da Il Sole 24 Ore, le vendite sono in continuo aumento, grazie anche allo sviluppo di moltissime attività come pokerie e sushi bar che inseriscono questo frutto all’interno di moltissime preparazioni dei loro piatti.
Per questo motivo è importante sapere anche come coltivarlo e comprendere alcune strategie e tecniche da seguire nel caso vogliate implementare questa coltura all’interno della vostra azienda, della vostra attività o magari nel piccolo orto che seguite come hobby.
Cos’è l’avocado e per cosa viene utilizzato maggiormente
L’avocado è una pianta da frutto che appartiene alla famiglia delle Laureaceae ed è originaria dell’America Centrale. E’ una pianta sempreverde, con una chioma molto vigorosa che, dopo una fioritura sempre molto abbondante, dà origine ai frutti.
Questi ultimi sono delle drupe, molto simili ad una pera, con un grande seme al loro interno e la buccia dal colore verde. La polpa, di colore giallo con sfumature differenti, viene usata particolarmente in cucina per condire piatti di pesce, insalate e anche per dare vita alla famosa salsa Guacamole, di cui vi suggeriamo anche di leggere la ricetta in questo articolo su Giallo Zafferano.
Come si coltiva l’avocado: i consigli e le tecniche migliori da applicare per massimizzare la resa
La coltura va coltivata in climi miti, con bassa escursione termica, in quanto non è possibile avere un buon sviluppo e ottenere frutti quando si raggiungono temperature di molto sotto lo zero.
Per questo motivo, è consigliabile coltivare l’avocado nelle zone meridionali dell’Italia, dove il clima anche d’inverno è più mite. Non dimentichiamo di scegliere una posizione soleggiata, al riparo dai venti forti, in modo da favorire un’ottimale allegagione e sviluppo dei frutti.
Secondo le stime, un ettaro di coltivazione di avocado può offrire una resa di circa 15-20 tonnellate di frutta considerando che, in media, ogni frutto ha un peso variabile tra i 250 e i 400 grammi.
Anche il terreno ha bisogno di essere adatto: deve avere un’ottima capacità drenante e al contempo bisogna fare in modo che sia sempre umido, in quanto l’avocado ha un alto fabbisogno di acqua. La capacità drenante serve ad evitare i ristagni d’acqua, molto pericolosi in quanto potrebbero favorire sia fenomeni di asfissia radicale che lo sviluppo di funghi patogeni che attaccano le radici della pianta.
Infine, non va trascurata la potatura e la concimazione. In merito alla concimazione, come riferitoci anche dai tecnici specializzati dell’azienda ILSA, di cui vi suggeriamo di visitare anche l’apposita sezione dedicata a questa coltura cliccando su www.ilsagroup.com, vi consigliamo di utilizzare specifici prodotti che garantiscono la corretta crescita della pianta e dei frutti, come i prodotti a base di Agrogel, ricco di azoto e carbonio organici.
Invece, in merito alla potatura, è fondamentale riuscire a tenere le piante sotto controllo per evitare che la pianta abbia troppe ramificazioni che possano incidere sulla sua crescita. Nei primi due anni è quindi molto importante effettuare operazioni di potatura periodiche, per favorire lo sviluppo di una chioma che possa essere stabile e favorire così la crescita dei frutti.