La disciplina delle risorse umane è in continua evoluzione, perché lo sono le necessità, i sentimenti e le sensazioni delle persone coinvolte nel processo lavorativo.
Sotto traccia stanno passando molti messaggi, spunti e stimoli che rivoluzioneranno il modo in cui gestiamo le risorse umane nelle aziende, e uno di questi è la gestione degli spazi di lavoro.
Vediamo insieme quali sono le tendenze per l’ufficio del III millennio, in rapporto a questi nuovi indirizzi della gestione delle risorse umane!
Creare il senso del gruppo
È pratica ormai diffusa in molte aziende organizzare team building, eventi e workshop aziendali in cui i collaboratori si possano confrontare in un ambiente diverso dal solito e con attività non correlate al lavoro quotidiano. Questi eventi incentivano i buoni rapporti personali, la cooperazione, il senso del gruppo e le abilità interpersonali, ed è per questo che sono diventati strumenti sempre più apprezzati e utilizzati.
Il senso del gruppo passa anche attraverso i simboli: divise personalizzate, spazi di lavoro condivisi o regali rendono il gruppo di lavoro una vera squadra. Pensa ad esempio a quanto potreste creare un ambiente di lavoro comune omaggiando i vostri collaboratori con un block notes già personalizzato: il senso di appartenenza al gruppo diventerebbe simile a quello di una squadra sportiva.
Il nuovo management delle risorse umane si occuperà anche di questo: creare i giusti strumenti per veicolare la cultura del gruppo e solidificare i rapporti personali, che saranno uno degli elementi più importanti nella nuova cultura del lavoro che ci aspetta.
Spazi comuni e contrapposizione con lo smart working
Dopo la pandemia da Covid-19 lo smart working è diventato uno strumento davvero diffuso in moltissime realtà, che ne hanno intravisto i benefici a lungo termine anche su produttività e motivazione del personale.
Se ridurre i costi e i tempi di trasporto, poter gestire più facilmente la giornata, il tempo libero, la casa e i figli, poter lavorare da qualsiasi ambiente sono fattori indubbiamente positivi, la perdita dei legami quotidiani con i colleghi e la diluizione delle occasioni di incontro si sono fatte sentire come risvolti negativi.
Cosa si può fare per arginare questi effetti negativi?
La nuova disciplina delle risorse umane risponde anche a questo. Gli ambienti più apprezzati oggi sono quelli con spazi di lavoro versatili, comuni e privi di confini. Grandi open space, sale riunioni spaziose, postazioni flessibili sono sempre più apprezzate perché permettono di rendere più immediata, veloce e meno impersonale la comunicazione.
Diversity e inclusività: una risposta alle esigenze di collaboratori sempre più giovani
Più scendiamo con l’età dei collaboratori, più le esigenze degli stessi mutano. Se persone più adulte richiedono stabilità e ottimi guadagni, persone più giovani hanno esigenze diverse e cercano nei propri luoghi di lavoro due elementi sempre più importanti: diversity e inclusività.
I nuovi approcci per le risorse umane ci dicono che le aziende inclusive, che creano percorsi per persone provenienti da ambienti, culture, tradizioni, status economici, sessuali ed etnici diversi vincono sul lungo periodo. Miglior motivazione, più scambio positivo, più apertura, migliore percezione sul mercato: la lista dei vantaggi di una simile cultura aziendale è lunga e articolata.
Quel che possiamo dire con certezza è che per attrarre nuovi talenti giovani e giovanissimi sarà necessario che ogni ufficio dedichi più attenzione e più concretezza a questi elementi, per creare luoghi di lavoro più aperti e più stimolanti.