Con maggiore frequenza in televisione o sui giornali apprendiamo di nuovi casi di malasanità, di diagnosi e terapie, capaci di causare danni molto gravi e, in alcuni casi, addirittura la morte.
Vediamo quando l’errore medico cambia la vita delle persone che si affidano alle strutture sanitarie.
Quando l’errore medico cambia la vita
Leggiamo insieme queste due storie emblematiche, prima di procedere con il nostro report.
Racconto di Giovanna S. di Napoli:
Mia madre è stata ricoverata e operata per una neoplasia al polmone. Durante l’intervento sembra si sia verificata la lesione del nervo frenico, per cui ha avuto compromessa gravemente la funzionalità, provocandole quattro mesi di forti sofferenze, fino a portarla alla morte.
Con mio padre abbiamo preso la decisione di accertarci delle eventuali responsabilità del chirurgo e dell’equipe che ha operato mia madre. Non sappiamo, però, come procedere…
Racconto di Marco R. di Milano:
Mia moglie è stata operata di artroprotesi all’anca sinistra nel novembre 2021. A distanza di oltre otto mesi dall’intervento, oggi, è vero che mia moglie non ha più lo stesso dolore all’anca che accusava prima ma, oltre a essere costretta all’uso del bastone per muoversi, soffre di forti dolori al ginocchio e alla gamba, sia se cammina sia se sta ferma.
Non può più muoversi come una volta e sta avendo anche problemi in ambito lavorativo perchè la sua professione la costringe a rimanere in piedi per molte ore durante le giornata.
Si è sottoposta a visita medico-specialistica per ben due volte e, in entrambi i casi, i medici che l’hanno operata le dicono di avere pazienza, non sapendo a cosa è dovuta la problematica. Il mio sospetto è che qualcosa non sia andata nel verso giusto durante l’intervento. Non so cosa fare e a chi rivolgermi…
Come reagire davanti all’errore medico:
Questi sono soltanto un paio di esempi, riferiti a fatti veramente accaduti a persone che si sono affidati alle strutture sanitarie.
Gli errori dovuti alla malasanità sono in aumento e i pazienti con i loro familiari si trovano “da soli” a dover far fronte a delle amare sorprese a seguito di un intervento chirurgico mal riuscito per un errore medico. Attraverso questo sito potrai ricevere assistenza specializzata e far valere i tuoi diritti in campo sanitario.
Sicuramente, se fosse capitato a un vostro familiare, vorreste sapere come agire, trovando sostegno da parte di professionisti competenti in materia, in grado di consigliarvi con le indicazioni corrette.
Non è semplice muoversi per tutelarsi se si agisce autonomamente. Soltanto chi lavora nel campo sa come agire senza correre rischi, rispettare le tempistiche e ottenere il giusto risarcimento.
Quando si è davanti a un errore medico?
Generalmente si è davanti a un errore medico quando una persona, dopo essersi affidata a una struttura sanitaria, veda aggravata la sua salute, invece di vederla migliorata.
Normalmente ci si rivolge ai servizi sanitari di screening e/o di prevenzione per evitare problemi di salute, non per averli.
L’aggravamento in questione dev’essere un risultato negativo, non aspettato. Non deve trattarsi, quindi, di gravi e transitori effetti collaterali, legati alla terapia.
Prima di tutto il paziente o un suo familiare, dovranno dimostrare il rapporto causa-effetto tra il grave danno subito e che i peggioramenti, oppure la morte, derivino da azioni e omissioni colpose del medico o da carenze della struttura sanitaria. In questi casi, si parla, quindi, di condotta colposa.
Nello specifico si è davanti a negligenza oppure imprudenza.
La raccolta delle prove
Tutto l’iter sanitario cui il paziente è stato soggetto, deve essere accuratamente documentato, a partire dagli accertamenti alla diagnosi, dall’intervento chirurgico al trattamento e alla terapia.
Utile è la cartella clinica, ogni esame o diagnosi, nonchè le ricevute delle prestazioni mediche.
Sarà l’avvocato a verificare ogni documento prodotto, andando a individuare il rapporto causa-effetto del presunto episodio di malasanità.